“L’azienda. Grazie al progetto Fenice Alitalia si spezza in due. Una parte, la CAI (Compagnia Aerea Italiana) col capitale della cordata (1B euro), eredita flotta e brand della Vecchia Alitalia e si fonde con Air One, monopolizzando le tratte interne con conseguente morte di ogni tipo di sana concorrenza. La seconda parte, la bad company, piena di debiti e di dipendenti cattivi, ci resta invece sul groppone.
La Cordata. I soliti nomi, un segno di grande vitalità del capitalismo italico. Sedici investitori, so far. Colaninno tramite Immsi, Benetton tramite Atlantia, Gruppo Aponte, Gruppo Riva, Gruppo Fratini, Gruppo Ligresti, Equinox, Clessidra, Gruppo Toto (Air One), Gruppo Fossati, Marcegaglia, Caltagirone tramite Acqua Marcia, Gruppo Gavio, Maccagnani tramite Macca, Tronchetti Provera tramite se stesso e Intesa Sanpaolo. Non ci sono stranieri: e non ci si deve meravigliare, visto il folle progetto.
Gli Hub. Linate scompare. Malpensa rinasce. Fiumicino non si è ben capito. La grande novità è il risorgere del magnifico aeroporto intercontinentale di Caselle.
Gli esuberi. Ecco come il Governo intende risolvere la situazione dei settemila esuberi. I signori in questione verranno così ricollocati.
– 3000 alle Poste Italiane;
– 2500 all’Agenzia delle Entrate;
– 1000 al Catasto;
– 250 al Parco della Maiella, sezione “Orso Bruno”;
– 200 alla Regione Sicilia, come portaborse dell’On.Cuffaro;
– 50 come scorta dell’On. Fini.” giusec
Volendo farla ancora più semplice:
Il Governo Italiano non voleva mollare la compagnia ad Air France.
In tutto questo tempo Alitalia perdeva più di 2 milioni di euro al giorno (almeno 6 mesi).
Il Governo gli ha prestato 300 milioni di euro.
Ora il Governo dara’ per 5 anni 30 milioni di euro di euro l’anno a CAI. (350 milioni)
L’Air France puo’ comprare una quota di CAI.
Dopo 5 anni, indovinate chi si prendera’ l’Alitalia?
In pratica se si lasciava subito ad Air France l’Alitalia, risparmiavamo un mare di soldi e di tempo. Ah, e guardatevi chi e’ Colaninno.