cireneo[ci-re-nè-o] s.m.
• fig. Chi si sobbarca un lavoro, un impegno faticoso che spetterebbe ad altri
• a. 1824
Fonte http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/C/cireneo.shtml
Simone di Cirene
Simone di Cirene, detto anche il Cireneo, è l’uomo che, secondo quanto riportato da tre dei quattro Vangeli[1], fu obbligato dai soldati romani ad aiutare a trasportare la croce di Gesù, durante la salita al Golgota per la crocifissione.
Gesù infatti, duramente provato dalla flagellazione e dagli altri tormenti che gli erano stati inflitti, non era più in grado di proseguire con il pesante carico. I Vangeli non forniscono ulteriori informazioni sul Cireneo, salvo che egli era “padre di Alessandro e Rufo” (15,21-22). Il Vangelo secondo Giovanni omette Simone di Cirene per enfatizzare il sacrificio di Cristo che si addossa da solo il carico della croce ed espia le colpe degli uomini.
Il Cireneo, per questo suo gesto, è passato alla storia come la solidale figura di colui che sorregge positivamente fatiche altrui. In ogni caso, nell’uso comune, col termine “cireneo” si indica una persona che, volente o nolente, si carica del peso di qualcun altro.
L’incontro di Gesù con il Cireneo viene ricordato nella quinta stazione della Via Crucis.
Fonte https://it.wikipedia.org/wiki/Simone_di_Cirene
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