“Dopo due giorni in coma non ce l’ha fatta la donna aggredita da un romeno. Al suo capezzale il marito e gli anziani genitori. Proseguono le indagini
Roma, è morta Giovanna Reggiani. La polizia: “Si è difesa disperatamente”
L’immigrato: “Nessuna violenza, solo furto”. Controlli nei campi di Tor di Quinto e via Foce dell’Aniene. Condotti in Questura 17 rom, le baracche abusive saranno abbattute
…
Il prefetto: “Espulsioni pronte”. “Ci sono già delle proposte di espulsione di cittadini stranieri da parte delle forze di polizia, ma l’equazione stranieri uguale delinquenti è sbagliata” dice, al Tg1, il prefetto di Roma, Carlo Mosca. Giornata di controlli di polizia negli insediamenti accanto alla stazione ferroviaria di Tor di Quinto e in via Foce dell’Aniene. Gli agenti hanno perquisito 78 baracche e 75 romeni, 17 dei quali condotti all’Ufficio immigrazione della Questura di Roma. Tra due giorni il campo a ridosso della stazione di Tor di Quinto verrà raso al suolo.” repubblica.it
“Nel mirino chi ha precedenti penali ma anche chi sarà giudicato dalla polizia pericoloso per la pubblica sicurezza.
Romeni, scattano le espulsioni: “Via i primi cinquemila”
Napolitano firma il decreto. Il prefetto: linea dura verso le bestie
…
Giovanna Reggiani è morta, partono le espulsioni. Gli elenchi dei rumeni indesiderabili sono già stati compilati nelle questure di Roma, Milano, Napoli, Torino, Firenze. Pronti per essere firmati dai prefetti che da ieri, quando il presidente Napolitano ha firmato il decreto (che oggi sarà pubblicato sulla Gazzetta ufficiale), hanno acquisito il potere di espellere “per motivi di pubblica sicurezza” i cittadini comunitari che “hanno compromesso la tutela della dignità umana o dei diritti fondamentali della persona o l’incolumità pubblica”. In una parola, come recita il decreto varato dal governo dopo l’aggressione alla Reggiani, si tratta di quanti hanno rotto le regole “dell’ordinaria convivenza”.
…
Gli avvocati penalisti la considerano una procedura troppo rigida tant’è che Oreste Dominioni, presidente delle Camere penali, proclama lo stato di agitazione “contro una così pesante spirale autoritaria”. Ma il prefetto di Roma Carlo Mosca, fino a pochi mesi fa capo di gabinetto dello stesso Amato, è decisamente tranchant: “Firmerò subito i primi decreti di espulsione. La linea dura è necessaria perché di fronte a delle bestie non si può che rispondere con la massima severità. Se l’equazione “rumeni uguale delinquenti” è inaccettabile, tuttavia è altrettanto vero che gli individui pericolosi vanno sbattuti fuori. L’acqua deve essere ripulita dai pesci infetti anche a tutela dei tanti connazionali che arrivano in Italia per lavorare onestamente”.” repubblica.it
In Italia facciamo sempre cosi’, aspettiamo che succeda qualcosa di grave, e poi cerchiamo di rimediare, sempre troppo tardi.
Concordo con Fini (oddio!), gli stranieri che sono in Italia, diciamo anche da 6 mesi, e che non hanno un lavoro fisso, in regola, con uno stipendio decente (qui altra polemica) da “bamboccione”, debbono essere rimandati nel loro paese, non ha senso che ce ne facciamo carico noi, lo deve fare la loro nazione di origine, che sia europea o extra-europea.
La sicurezza non è nè di sinistra e nè di destra.