NAPOLI – E’ bufera sulla giunta di Napoli. E’ in carcere l’imprenditore Alfredo Romeo, coinvolto nell’indagine sulla delibera ‘Global service’, approvata dal Comune. Altre 12 persone sono invece agli arresti domiciliari: tra essi due assessori (Pd) della giunta comunale di Napoli, due ex loro colleghi e un ex provveditore alle opere pubbliche, attualmente al ministero delle Infrastrutture.
Indagati anche gli onorevoli Renzo Lusetti (Pd) e Italo Bocchino (An). La richiesta di utilizzo delle conversazioni telefoniche dei due parlamentari con l’imprenditore Alfredo Romeo equivarrebbe, infatti, a una informazione di garanzia. Intercettato anche l’ex ministro democristiano Paolo Cirino Pomicino.
Tutte le persone raggiunte dalle misure cautelari sono accusate, a vario titolo, di associazione per delinquere finalizzata alla turbativa degli appalti, abuso d’ufficio e corruzione. I magistrati: “La prospettiva ultima è quella del saccheggio sistematico delle risorse pubbliche”. E lamentano una “fuga di notizie per screditare l’imponente attività investigativa”. [repubblica.it]
Volete un Partito Democratico che invogli la gente a votarlo? Fuori i delinquenti allora!
CITTA’ DEL VATICANO – Ieri, la presa di posizione di Gianfranco Fini – “le leggi razziali furono un’infamia, e la Chiesa non si oppose” – aveva fatto discutere il mondo politico. E oggi contro le parole del presidente della Camera interviene, con forza e con toni duri, anche l’organo di stampa della Santa Sede. Secondo l’Osservatore romano quelle parole, pronunciate dal numero uno di Montecitorio, “sorprendono e amareggiano”. E dimostrerebbero anche “approssimazione storica e meschino opportunismo politico”.
Insomma, un giudizio davvero severo, quello di Oltretevere. Espresso in un breve articolo sulle leggi razziali del 1938, intitolato laconicamente “A proposito delle dichiarazioni di Gianfranco Fini”. “Di certo – rileva nel testo il giornale vaticano – sorprende e amareggia il fatto che uno degli eredi politici del fascismo, che dell’infamia delle leggi razziali fu unico responsabile e dal quale pure da tempo egli vuole lodevolmente prendere le distanze, chiami ora in causa la Chiesa cattolica”. [repubblica.it]
Eh! Gianfranco! Preso!