Una serie di considerazioni sul rugby, partendo da un’episodio successomi poco fa.
Parlando ad giocatore con ruolo ala gli ho detto “quando sei sulla linea dei 5 metri sei troppo vicino al fuori e la tua corsa e’ prevedibile, devi rientrare verso il centro del campo o incrociare”, non era un consiglio, ma una spiegazione di una situazione generica di gioco, correre verso la linea del fuori non e’ producente, si va a consegnare la palla in mano all’avversario. E da dietro un giocatore di mischia mi apostrofava “bravo, così gli arrivano addosso 7 giganti che lo ammazzano”.
Questo mi ha decisamente colpito, ma ero in una situazione in cui non era il caso seminare zizzania, ma sono rimasto spiazzato dalla risposta del giocatore di mischia. Chi conosce i meccanismi del gioco del rugby sa benissimo che il giocatore di mischia ha detto una stupidata, l’ala una volta arrivata vicino al fuori deve rientrare per evitare di farsi portare fuori (consegnando la palla all’avversario) e ricongiungersi con il sostegno che deve arrivare (anche dalla nostra parte devono arrivare 7 giganti!).
Ma l’affermazione del giocatore di mischia cosa ci evidenzia? E’ stato spiegato quale e’ il senso del gioco del rugby? Sono stati, in 4 anni, insegnati i principi del gioco? Abbiamo creato dei giocatori di rugby? Siamo riusciti a cancellare la paura dell’avversario, del farsi male ed a infondere altruismo, solidarietà e sacrificio? Abbiamo insegnato che e’ prioritario conservare il pallone e non scappare dagli avversari? Cercare l’aiuto dei compagni e non confidare sulle proprie forze per evitare il contatto ed il farsi male? Credo che in questi quasi 4 anni di rugby abbiamo sbagliato nel trasmettete quale sia effettivamente il senso del rugby.
Conservare la palla, cercare e dare sostegno e continuità, avanzare, questo e’ il rugby. Dobbiamo cambiare target, dobbiamo iniziare a formare giocatori di rugby.