Ho sempre letto con interesse Wired, rivista americana di tecnologia, futuro, ambiente, cultura, etc…, e sono stato molto contento della nascita di Wired Italia. Ci ho trovato dentro un po’ di presunzione come “io leggo wired e sono figo” sugli scritti di alcuni editorialisti e di alcuni lettori. Ma non era importante, gli articoli sono interessanti, le rubriche anche, mi sono anche fatto l’abbonamento per due anni al secondo numero.
Poi e’ uscita fuori questa storia di “Internet for Peace“, iniziativa promossa da Wired Italia che vuole che il Nobel per la pace venga assegnato ad Internet. Da quel momento almeno metà di ogni numero e’ dedicato a questa iniziativa, raggiungendo il mio livello massimo di pazienza testicolare, e portandola a potenza LHC.
Buona iniziativa, o pessima inziativa (propendo per la seconda come Evgeny Morozov), il discorso e’ semplice a mio avviso, porta avanti le tue idee, ma non dare per scontato che siano giuste, e non dare per scontato che possano interessare a tutti i lettori. E sembra che la cosa non piaccia a molti.
Non farò il rinnovo dell’abbonamento.