Semplice, inebetirle davanti alla televisione, e rallentare l’accesso alle informazioni su internet.
“Il Senato ha approvato un emendamento al milleproroghe che la dice lunga sulle priorità del governo. Sposta 30 milioni dai fondi banda larga, a favore delle attività che accompagano il passaggio al digitale terrestre.
Il ministro Paolo Romani allo Sviluppo Economico si è affrettato a spiegare che non sono soldi presi dai 100 milioni di fondi Fas appena stanziati contro il digital divide. E’ vero; ma comunque sono fondi sottratti alla lotta al digital divide. L’emendamento- che ora deve passare al vaglio della Camera, dove probabilmente sarà approvato- parla chiaro.
‘Sono prorogati per l’anno 2011 gli interventi di cui all’articolo 1, commi 927, 928 e 929 della legge 27 dicembre 2006, n. 296. Per le finalità di cui al periodo precedente è autorizzata la spesa di 30 milioni di euro per l’anno 2011, da destinare al rifinanziamento del Fondo per il passaggio al digitale di cui all’articolo 1, comma 927, della legge 27 dicembre 2006, n. 296. Ai relativi oneri, pari a 30 milioni di euro per l’anno 2011, si provvede nell’ambito delle risorse finalizzate ad interventi per la banda larga dalla legge 18 giugno 2009, n. 69, nell’importo complessivo deliberato dal CIPE in data 11 gennaio 2011’.
Già: non dai fondi Fas ma da quelli Cipe è stato fatto il travaso. Soldi promessi da circa due anni: all’origine si trattava di 800 milioni, poi ridotti a 400 da una delibera Cipe di due mesi fa. Ricordiamo infine che non sono stati ancora sbloccati e quindi al momento non sono utilizzabili per estendere le infrastrutture banda larga. Ma certo nei prossimi mesi si riveleranno necessari per eliminare davvero il digital divide (“entro il 2013″ secondo le ultime promesse di Romani).”
in riferimento a: Il governo toglie 30 milioni alla banda larga e li dà alla tv – Wired.it (visualizza su Google Sidewiki)