“Il segnale che si lancia – dice il leader dell’opposizione – è pesantemente negativo. Evidentemente dagli atti del governo si evince una morale: duri con quelli che non votano come gli immigrati e deboli con quelli che votano. Così i teppisti, che usano il calcio come pretesto per le loro bravate, per aggredire e seminare paura tra i cittadini, anche quando sono identificati e presi restano dentro per poche ore. Questa certezza di impunità non fa altro che perpetuare e coprire il loro agire”
repubblica.it
Pienamente d’accordo. Il Calcio e’ un bellissimo sport, ma in Italia siamo riusciti a rovinarlo (anche quello!). Se ne dovrebbe parlare meno, darne meno risalto sui giornali ed alla televisione (spesso le notizioe calcistiche vengono prima di quelle di cronaca), e forse ritornerebbe ad essere ciò che è, un gioco.
Sono assolutamente daccordo con te Andrea, il calcio ha preso ormai troppa importanza in Italia. Ormai più che uno sport è diventato l’emblema tipico di questo paese (è vero anche che solo lì siamo campioni del mondo… In senso positivo) ma c’è anche gente come me che non segue il calcio ed è stufo di vedersi sommerso di magliette di squadre e immagini che ritraggono calciatori. Pure sulle bottiglie d’acqua e sulle lattine! Ma che senso ha? Tralasciando ora questo piccolo particolare, poiché torno a ripetere che non mi intendo molto di questo sport, vorrei fare qualche riflessione su quanto riportano i giornali e soprattutto la televisione: frasi di odio e minacce di morte portano alcuni “tifosi” (se così si posso chiamare) ad andare allo stadio con propositi di odio e vendetta, appellativi di razismo contro la squadra avversaria. Si va allo stadio non per tifare per la propria squadra, ma per partecipare a una guerriglia, armati di bombe, di coltelli, di sassi. Le tifoserie sono l’un contro l’ altra armata, specialmente quando si disputa un derby e ognuno si sente libero di vivere i 90 minuti della partita fuori da qualsiasi regola. Questo sport, che appassiona milioni di italiani è diventato monopolio di tifosi scalmanati che con i loro comportamenti sbeffeggiano le forze dell’ordine e le istituzioni.
Qualcuno afferma che non si tratta di tifosi, perché i tifosi sono “pacifici e non violenti”e “Questi sono tipi violenti e vanno isolati”
Come da copione si apre il consueto processo accusatorio nei confronti dei possibili responsabili del momento: chi ha sbagliato, cosa e perché. Si ricostruisce pezzo per pezzo, la microstoria di un evento, di un fatto di cronaca, lo si smonta minuto per minuto e ci si chiede convulsamente perché?!?!
Francesco vll.
Partite a porte chiuse pr un anno…il sistema calcio in ginocchio..più soldi agli sport minori, dove ci si fa il mazzo senza far rumore!!!