“La Corte suprema risponde all’appello di un 62enne condannato a Perugia, ridotta la sanzione del 60%: “Era solo un gestaccio, nulla di più”
ROMA – Da sempre è considerato di cattivo gusto rivolgersi all’automobilista accanto mostrando le corna o il medio della mano rivolto verso l’alto. Da oggi è anche un reato. Per la precisone una “minaccia”. E’ scesa in campo la Corte di Cassazione per ricordare agli italiani il bon ton degli autonobilisti. Il pretesto è stato l’appello presentato, nel gennaio 2005, da Gianfranco L., un 62enne di Perugia reo di aver minacciato un compagno di volante imbottigliato, come lui, nel traffico cittadino.
Non si fa, hanno detto gli ermellini di piazza Cavour. “I gesti accompagnati dalle mani per imprecare contro gli automobilisti – ha sancito la Suprema Corte – sono da equipararsi al reato di minaccia. E in quanto tali, passibili di multa”.
Per il gestaccio, l’automobilista aveva rimediato una multa di 51 euro dalla Corte d’appello di Perugia. I colleghi della Cassazione hanno fatto uno sconto: 20 euro bastano e avanzano.
Sostengono, i giudici romani, che il gesto in questione non aveva alcuna portata intimidatoria come invece hanno scritto i colleghi di Perugia. Insomma è arduo affermare che le corna dal finestrino siano sempre preludio della volontà di fare a botte. Spesso si limitano ad un’espressione di intemperanza, nulla di più. Come ha detto l’avvocato dell’imputato, “era solo un banale gestaccio”. Per questo, i giudici supremi hanno giudicato “incongrua e irrazionale l’applicazione del massimo della pena”. Per la Quinta sezione penale della Cassazione è sufficiente una multa simbolica di 20 euro. Meno di una contravvenzione per divieto di sosta. (1 febbraio 2006)”
Ed uno come dovrebbe insultare gli automobilisti che mettono in pericolo la vita degli altri? Con un “birbone”? Un “ciao ciao”?
Certe volete spenderei anche un bel 100 euro per fare si che il gesto delle corna venga visto bene, dal conducente, dai passeggeri, e da tutti i passanti. Cornuto.