ROMA – “L’Antimafia non è finita. C’è e ci sarà finchè esiste la mafia ed è un bene. Credo, tuttavia, che, allo stato attuale, il rapporto tra costi e benefici sia assolutamente sproporzionato, soprattutto quando alcuni procuratori antimafia ‘fanno politica’“. Così il senatore del Pdl Marcello Dell’Utri, durante una conversazione con Klaus Davi nel corso di KlausCondicio, contenitore di approfondimento politico in onda su YouTube. Dell’Utri – eletto nelle file del Popolo della libertà nonostante una condanna in primo grado per concorso esterno in associazione mafiosa e una condanna in Cassazione per frode fiscale – replica a Gian Carlo Caselli che aveva sostenuto l’impossibilità, per i giudici, di processare i politici collusi con la mafia. Poi, come già fatto in passato, definisce “un eroe” Vittorio Mangano (condannato nel 2000 all’ergastolo per duplice omicidio), “lo stalliere di Arcore”, e se la prende anche con alcuni conduttori televisivi, in particolare del Tg3, a suo giudizio “troppo dark”. Quanto alle polemiche su destra e sinistra, commenta: “L’antifascismo? Un concetto obsoleto“. [repubblica.it]
Beh, se i mafiosi fanno politica, perche’ non lo possono fare anche i procuratori antimafia?!?!
Popolo della Libertà, liberta’ di infrangere la legge e di rovinare l’Italia.